Domenica 18 luglio ore 21
ORMEA piazza NANI

IL TEATRO LO SPAZIO VUOTO
presenta

due atti unici di Aldo Nicolaj
con Amedeo Casella - Cinzia Cuppone - Antilia Molinari - Marco Parodi - Cristiano Peri
Regia Gianni Oliveri

UN POSTICINO TRANQUILLO

Nell’atto unico “Un posticino tranquillo”, marito e moglie, danno sfogo al loro desiderio inconscio di pace e tranquillità rifugiandosi in una casa nella foresta al riparo da qualsiasi rumore, lontani dal mondo. Il testo fa emergere lentamente il cinismo e la stranezza della coppia che, con l’arrivo inaspettato di uno zio dall’Australia, si libererà nel vero senso della parola dell’ultimo ostacolo al folle disegno di isolarsi dal mondo.

IL BELVEDERE

“Il Belvedere” è un atto unico scritto da Aldo Nicolaj negli anni sessanta estremamente divertente dove l’ironia paradossale e assurda ci fa riflettere e sorridere sui comportamenti della natura umana. I personaggi si alternano nel ruolo di carnefice e vittima.
Lo scorcio di un ponte fa da sfondo. L’atmosfera è noir. Una donna vuole farla finita quando arriva un uomo a fermarla. Si apre un confronto, ironico e surreale, fra due personalità molto differenti fra di loro che capovolgerà in modo imprevedibile e feroce la situazione.

 e il monologo “Di mamma ce n’è una sola” di Aldo Nicolaj

Il monologo “Di mamma ce n’è una sola” di Aldo Nicolaj è una critica ironica sul modo di vivere oggi e sul rapporto tra una madre (Elvira) e la figlia (Guendalina) dove i ruoli di carnefice e vittima sono perfettamente rispettati.
Nicolaj ci presenta la figura di una madre egoista e protettiva nei confronti di una figlia destinata inevitabilmente a soccombere. Tuttavia il finale ci riserverà una sorpresa inaspettata.
Il monologo è interpretato dall’ attrice Graziella Pulga.


Aldo Nicolaj è nato in Piemonte, a Fossano, nel 1920 ed e morto ad Orbetello, in Toscana il 5 luglio 2004. Commediografo, versatile e prolifico, con le sue opere ha accompagnato l'evoluzione storica e sociale della seconda parte del novecento, osservando la realtà con sottile ironia e con moderato pessimismo. Con la sua produzione è passato via via dal simbolismo al neorealismo, dal surrealismo intimista al teatro della crudeltà e dell’assurdo. La sua produzione è cominciata con opere di impegno Sociale (osteggiate dalla censura in quel periodo), per continuare con lavori apparentemente più sorridenti, ma che costituiscono pur sempre una critica ironica e graffiante del costume e del modo di vivere del nostro tempo. Le opere di Aldo Nicolaj sono molto rappresentate all'estero e nelle grandi sale europee. Il Thèatre de Paris, il Volkstheater di Vienna, il Bolscioi di San Pietroburgo, il Teatro Reale di Amsterdam, hanno sovente ospitato i suoi testi, che sono molto diffusi nel mondo e tradotti in 25 lingue. e i suoi monologhi sono recitati dai più grandi interpreti della scena internazionale.

In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà nella Sala Società Operaia 1889