FABIO BALOCCO - Un'Italia che scompare:
perchè Ormea è un caso singolare

ORMEA, piazza NANI - Sabato 21 maggio ore 16,30.

In caso di maltempo nella Sala conferenze delle vecchie scuole di via Bassi.

Uno dei Comuni che più hanno subito la piaga dello spopolamento è Ormea, in Val Tanaro. La sua storia e il suo presente meritano di essere conosciuti, sia come caso di scuola dell’abbandono della montagna, ma soprattutto come racconto esemplare del declino di una località che nei tempi passati ha avuto tutta un’altra storia.

Le persone si trasferiscono dalla montagna alla città, accade da decenni. Non ce ne accorgiamo nemmeno, ma succede in tutta Italia e quando viaggiamo e vediamo borgate e frazioni abbandonate, un po’ di tristezza ci coglie. Eppure alcune comunità hanno avuto una storia veramente particolare e significativa. Ormea, cittadina ai piedi delle cime alpine, è uno di questi casi.

Fabio Balocco, nato a Savona, risiede in Val di Susa. Avvocato (in quiescenza), ma la sua passione è, da sempre, la difesa dell’ambiente, in particolare montano. Ha collaborato, tra l’altro, con “La Rivista della Montagna”, “Alp”, “Meridiani Montagne”, “Montagnard”. Ha scritto con altri autori: "Piste o peste"; "Disastro autostrada"; "Torino. Oltre le apparenze"; "Verde clandestino"; "Loro e noi. Storie di umani e altri animali"; "Il mare privato". Come unico autore: "Regole minime per sopravvivere"; “Poveri. Voci dell’indigenza. L’esempio di Torino”; "Lontano da Farinetti. Storie di Langhe e dintorni"; "Per gioco. Voci e numeri del gioco d'azzardo". Collabora dal 2011, in qualità di blogger in campo ambientale e sociale, con Il Fatto Quotidiano.

"Ogni volta che percorro la Val Tanaro da Ceva al Colle di Nava (e mi capi­ ta spesso) sono attirato dalle indicazioni di  borghi che costellano sia la destra come la sinistra orografica. E mi immagino quanti abitanti ancora vi risiedano.  "Pochi, di sicuro" penso. E sorge in me la curiosità di andarci, in quelle borgate sperdute nel verde intenso della valle.

ll mio interesse per lo spopolamento in realtà nacque circa quarant'anni fa quando mi recai nelle valli Maira e Varaita per fare un "casalingo"  reportage, a base di interviste e diapositive.  Ricordo in particolare il sindaco di Elva (che poi fu insignita del non ambito titolo di Comune più povero d'Italia) che mi disse : "Quando hanno fatto la strada, la gente da qui è fuggita".  Nella seconda metà del secolo scorso sicuramente le fabbriche di pianura (Michelina Cuneo, FIAT a.. Torino) furono un polo di attrazione, ma lo spopolamento, per le ragioni più svariate, si è verificato in tutto l'arco alpino  occidentale.

Uno dei Comuni che più hanno subito la piaga dello spopolamento è Ormea, in Val Tanaro.  La sua storia e il suo presente meritano di essere conosciuti, sia come caso di scuola dell'abbandono della montagna, ma soprattutto come racconto esemplare del declino di una località che nei tempi passati ha avuto tutta un'altra storia.  Vedremo quale. Il saggio non ha la pretesa di prospettare soluzioni future: lo lascio fare a sociologi e politologi. lo mi limito a narrare e fotografare."