Claudia Vignolo

ORMEA, Piazza Angelo Nani, 13 agosto 2024 ore 17

"Per sempre madre", primo romanzo di Claudia Vignolo, è una storia d'amore, ma di un amore filiale, un voler bene eterno, al di sopra delle convenzioni, al di là del proprio naturale egoismo di mamma. Una vicenda memorabile, forse più frequente di quanto non si pensi. L'intreccio del libro affascina, tra la capitale la provincia, un'Italia impegnata a ricostruirsi, materialmente e moralmente. E dentro a questa realtà difficile, Rebecca e Andrea sono un esempio alto di un'umanità bella.

Claudia Vignolo, accanita lettrice, si è, da pochi anni, scoperta scrittrice. Nel 2015 ha pubblicato "Solo con gli occhi" con la Book Sprint Edizioni, il racconto della vita della figlia più piccola, Valentina, affetta dalla sindrome di Rett; nel 2017 nasce "Per sempre madre" il suo primo romanzo ambientato a Ceva nel secondo dopoguerra, edito con la casa editrice Araba Fenice.
Nata a Ceva (CN) nel 1964, mamma di due figlie e nonna di due nipotini, si dedica a tempo pieno alla sua famiglia, ma, oltre alla scrittura, trova sempre il tempo per dedicarsi a piccoli svaghi: il ballo liscio, la ricerca di funghi e la creazione di fiori di carta crespa.

Donne d'altri tempi

Un romanzo fatto di tante storie, l'una attaccata all'altra. Una raccolta di brevi racconti, ritratti appena accennati di alcune donne vissute tanti anni fa. Storie di vita semplice, ma dense di difficoltà, di imprevisti, infarciti di forza, di caparbietà e senso pratico. La donna, allora come oggi, rappresenta la maternità, la figura femminile dolce, tenera ma tenace, che racchiude in sé la famiglia, il focolare domestico. Seppur nell'ombra, senza aver mai avuto riconoscimenti o medaglie, le mogli, le mamme, hanno combattuto le guerre da casa, senza armi, senza equipaggiamenti; la loro forza derivava dall'amore, l'amore infinito verso i figli, verso i loro uomini, verso la vita stessa, che merita sempre di essere vissuta fino in fondo, senza arrendersi. Mai. Un affresco al femminile di inizio '900. La vita contadina, la guerra, l'emigrazione in Francia e in Argentina.