Da Garzanti
Voci nel silenzio

Aprile 2020: l’Italia è immersa nel silenzio agghiacciante del coprifuoco sanitario decretato dal governo per contrastare la diffusione della pandemia. All’improvviso, il trillo del telefono sorprende Bacci Pagano e una telefonata inaspettata lo fa ripiombare negli anni più bui della sua esistenza: quelli trascorsi in carcere a seguito di un’ingiusta condanna per terrorismo. A cercarlo è la figlia di un ex brigatista, Beppe Bortoli, che l’investigatore genovese anni prima ha scagionato dall’accusa di omicidio. Di lì a poco, la ragazza gli fa pervenire in busta chiusa una lettera del padre, di cui ignora il contenuto, e sulla quale gli chiede di investigare. E mentre la vecchia indagine riprende vita, una nuova ne scaturisce, improbabile perché condotta senza uscire di casa (o quasi). Ad aiutare Bacci, con informazioni e consigli, le voci degli amici di sempre – il vicequestore in pensione Totò Pertusiello e l’ex guardia carceraria Virgilio Loi – e della sua nuova fiamma, la maestra elementare Giulia Corsini. Ma un silenzio ancora più inquietante lo attende: quello esalato da una memoria frammentata e confusa, popolata dagli spettri del passato. Le losche macchinazioni di un presunto rivoluzionario che a Pagano è sempre sembrato un baro, un «uomo mediocre», l’epifania d’una breve storia d’amore consumata in una piantagione di Cuba, le ferite d’un passato a cui neanche l’oblio può recare sollievo, porteranno l’investigatore a misurarsi con un tragico dilemma: raccontare quello che ha scoperto, e liberarsene, o reggere fino in fondo l’insostenibile peso della verità?
Con Voci nel silenzio Bruno Morchio scava nell’intimo del suo personaggio più amato, l’investigatore dei carruggi Bacci Pagano. Presente e passato si intrecciano magistralmente a disegnare il ritratto, lucido e spietato, non solo di alcune pagine mai dimenticate della storia del nostro paese, ma soprattutto di chi, con quei giorni, non è riuscito a fare pace.

Da Wikipedia 

Bruno Morchio

Vive a Genova dove ha lavorato come psicologo e psicoterapeuta. Laureatosi in Lettere moderne nel 1979 con Edoardo Sanguineti con una tesi su La cognizione del dolore di Gadda, si iscrive a Psicologia a Padova, dove termina gli studi nel 1984.

Dal 1988 lavora come psicologo in un consultorio familiare pubblico. Conteso tra l'interesse per la psicoanalisi e l'amore per la letteratura, che lo porta a occuparsi di critica letteraria ispirata alla teoria e alla clinica psicoanalitiche, nel 1999 scrive il suo primo romanzo, Maccaia.

Nel maggio 2018 cessa l'attività di psicologo per dedicarsi esclusivamente alla scrittura.

Nel 2000 nasce la Fratelli Frilli Editori, una piccola casa editrice genovese interessata a pubblicare romanzi gialli e noir ambientati in Liguria; con la quale Morchio pubblica Bacci Pagano. Una storia da carruggi, che viene poii ristampato[1]. In seguito, Fratelli Frilli stampa altri libri dell'autore. Negli anni successivi, i romanzi Con la morte non si tratta e Le cose che non ti ho detto sono editi da Garzanti.

Nel 2009 vince con Rossoamaro il Premio Azzeccagarbugli al romanzo poliziesco.

I primi due libri della serie sono stati tradotti in tedesco da Ingrid Ickler e pubblicati nel 2007 e 2008 dalla Unionsverlag di Zurigo con il titolo Kalter Wind in Genua e Wölfe in Genua. La casa editrice dtv di Monaco di Baviera ha pubblicato la traduzione di Rossoamaro, nel 2010, con il titolo Bitteres Rot e quella di Con la morte non si tratta, nel 2011, con il titolo Der Tod verhandelt nicht.

Il successivo romanzo, Il profumo delle bugie, pubblicato da Garzanti nel 2012, non appartiene al genere noir e racconta con una scrittura ironica e talvolta grottesca le vicende di una famiglia alto-borghese che nel giro di due settimane, a ridosso del Natale, vive la propria tragicomica consunzione. Finalista al Premio Bancarella 2013.

Nel novembre 2013 esce per Garzanti una nuova avventura dell'investigatore genovese, Lo spaventapasseri, che tira tre edizioni entro Natale. Nel 2014 vince con Lo spaventapasseri il Premio Lomellina in giallo.

Nel settembre 2014 esce per Garzanti Un conto aperto con la morte, nuova indagine di Bacci Pagano raccontata dall'alter-ego dell'autore, lo scrittore Gian Claudio Vasco (in omaggio ai maestri Izzo e Vazquez Montalban), finalista al Premio Nebbia Gialla.

Nell'aprile 2015 esce per Rizzoli Il testamento del Greco, una spy story in cui compare un nuovo personaggio, il trentaseienne Alessandro Kostas, figlio di un ex agente dei Servizi segreti detto il Greco.

Nel maggio 2016 pubblica con Garzanti una nuova indagine dell'investigatore genovese, forse quella dove più ha attinto al suo lavoro di psicologo, Fragili verità, selezionato tra i cinque finalisti del Premio Scerbanenco 2016.

Nell'ottobre 2017 pubblica con Rizzoli Un piede in due scarpe, un giallo leggero e ironico, ambientato nella Genova del 1992, che ha per protagonisti uno psicologo quasi quarantenne, il dottor Paolo Luzi, e un commissario altoatesino di nome Ingravallo, come il celebre don Ciccio del Pasticciaccio di Gadda. I riferimenti al romanzo gaddiano sono molteplici, a cominciare da un uso disinvolto dei registri linguistici (alto e comico, con ricorso al dialetto romanesco), dal frequente ricorso alla metafora del "garbuglio o gliommero" e dalla presenza di personaggi bizzarri, come la giovane imputata dai capelli rossi, il padre di Luzi, idraulico in pensione, e un'eccentrica aristocratica, la marchesa Federica Brignole Sale. Il romanzo ottiene la Menzione speciale della giuria del Premio Scerbanenco 2017 ed è terzo classificato al Premio Romiti di Viterbo. Nel novembre 2018 esce Uno sporco lavoro. La calda estate del giovane Bacci Pagano, romanzo prequel che racconta la prima indagine svolta dall'investigatore dei carruggi. Uscito dal carcere nel 1980, per cinque anni Bacci girovaga per il mondo (Cuba, Stati Uniti, Africa) e al ritorno apre l'agenzia investigativa in un piccolo ufficio di piazza De Marini. Il primo ingaggio apparentemente è un affare, poco rischio e ottima paga: dovrà fare l'addetto alla sicurezza di un manager dell'industria di Stato in vacanza in una villa di Pieve Ligure con la bellissima moglie, il figlioletto e la baby sitter. Ma niente è come sembra e l'incarico si rivelerà una trappola, un gioco pericoloso che impegnerà tutte le risorse del detective appena trentenne.

Nel 2020 Kazabo Publishing di San Diego (California) pubblica The german client, traduzione inglese di Rossoamaro.

Nel novembre 2019 esce per Garzanti Le sigarette del manager. Bacci Pagano indaga in val Polcevera: l'investigatore viene assoldato dalla moglie di un informatico scomparso sotto Natale dopo il crollo del ponte Morandi e la ricerca dell'uomo lo induce a interrogarsi sulla valle, già importante distretto industriale della città, ora cosparsa dei gusci vuoti delle fabbriche ormai dismesse. Una riflessione sulle periferie animata non da nostalgia per il passato ma da un'acuta, tormentosa ansia di futuro. La difficile decisione di associare il fidanzato della figlia, Essam, all'agenzia investigativa e l'incontro con Giulia, una donna che ricorda una guerrigliera curda, sono forse due segnali che indicano un futuro necessario e possibile.

Nel 2020 nella collana Nero Rizzoli esce Dove crollano i sogni, romanzo ispirato ai classici del noir, da Caine a Simenon, che racconta in prima persona, con la voce di una diciassettenne nata e cresciuta in val Polcevera, un delitto consumato nel vuoto e nel degrado di una generazione a cui è stato rubato il futuro (vincitore del Premio internazionale "Casinò di Sanremo 1905-Antonio Semeria").


Antonella Grandicelli

Nata il 7 febbraio a Genova, studia lingue al Liceo Linguistico Grazia Deledda e consegue la laurea con lode in Lettere Moderne all’Università di Genova.
Per molti anni scrive racconti e poesie, con cui ottiene numerosi riconoscimenti partecipando a concorsi letterari, fino a che nel 2016 pubblica il suo primo romanzo noir Le ali dell’angelo (Robin Edizioni) con buoni riscontri di pubblico e critica.
Continua comunque a coltivare la sua passione per la forma letteraria del racconto.
Suoi racconti trovano posto in varie antologie, tra cui Genovesi per sempre (Edizioni della Sera, 2019), Tutti i sapori del noir (Fratelli Frilli Editori, 2019), I luoghi del noir (Fratelli Frilli Editori, 2020), Natale a Genova (Neos Edizioni, 2019 e 2020), La Liguria sorride (Lo Studiolo, 2020).
Per l’edizione 2021 del Premio Internazionale di Poesia OSSI DI SEPPIA si aggiudica il Gran Premio della Giuria.
Nel 2021 esce il suo secondo romanzo noir Il respiro dell’alba (Fratelli Frilli Editori).
Nel 2019 è stata chiamata a far parte del comitato artistico del Festival Incipit Genova, sotto la direzione di Laura Guglielmi.
Per il festival cura anche la presentazione di alcuni eventi.
Nel 2019 dà vita insieme alla scrittrice Arianna Destito al blog themeltinpop.com, un magazine che si occupa di letteratura, arte, cultura, territorio e attualità, di cui è redattrice.
Per il numero 3/2019 della rivista CABIRDA diretta da Anselmo Roveda traduce dallo spagnolo alcune poesie della poetessa argentina Alejandra Pizarnik.

In una livida alba d’ottobre un corpo galleggia alla deriva nelle grigie acque della baia di Vernazzola. Tirato a riva, il commissario Vassallo e i suoi uomini si accorgono che si tratta del cadavere di una suora. Nello stesso istante qualcuno bussa alla porta di Luigi Martines, il poeta, che si risveglia da un sonno agitato da molti fantasmi. Ha ancora tra le mani una vecchia foto trovata la sera prima nella cassetta della posta. Sul retro una data e un oscuro messaggio: Ciò che eri può ucciderti più di ciò che sei? Che cosa lega il cadavere di una suora e una vecchia fotografia? Indagando tra un passato dimenticato e un presente oscuro, Vassallo e Martines si ritroveranno invischiati in una ragnatela intessuta d’ambiguità e omissioni, falsità e ricatti, che finiranno per mettere in pericolo la carriera del primo e la vita del secondo. Un’indagine che si rivelerà dura, piena di trappole, sconcertanti dubbi e agghiaccianti rivelazioni, nella ricerca di una verità che a nessuno interessa, che nessuno vuole vedere. Una verità che ha molte facce e che mai è la stessa per tutti.

Non sarà facile raggiungere la verità.

È questo che cerca sempre Vassallo, la verità?

Mise il suo sguardo dritto nel mio. Perché Martines, lei che cosa cerca?”

“… nulla è più falso della verità, nulla è più colpevole.”