Poesie premiate ed. 2020

Sezione metrica

I classificata

INCANTO ETERNO (Nadia Milone)

D'incanto intesso il tempo del ricordo,

che sempre vive e illumina i miei giorni:

io attendo che ritorni

la stessa fiaba, e schiarisca il domani.

Sbiadiscono, col tempo, un po' i contorni,

l'indefinito si offre all'impossibile,

al sogno irraggiungibile...

Se chiudo gli occhi sento le tue mani

accarezzare i miei tratti più umani,

più fragili, e sinceri, e non rifuggi

tale sentir che palpita, innocente,

e che rimbalza in mente...

oh no, tu sfiori il cuore e non distruggi

il sentimento che già ti appartiene,

e scorre in me, col sangue nelle vene.

 

Eppur, talvolta, trafiggi il mio mondo

è il tuo silenzio il dardo più spietato,

un colpo calcolato

per far crollare torri di certezze.

Ma tu, nei tuoi pensieri stai beato,

mentre io annego tra dubbi e rimpianti,

-i crucci degli amanti-

e spero solo in baci, e tenerezze.

Son preda di fantasmi e insicurezze:

io senza te son nave senza porto,

e annaspo, alla deriva, controvento.

Davvero mai mi pento,

neppure quando regna lo sconforto,

perché da sempre t'amo, e sai sarà

così nell'oggi e per l'eternità.

 

E mentre sento premere sugli anni

il peso dell'esistere, sei forza

in me, che mai si smorza,

e cerco i tuoi riflessi in ogni dove,

nei punti dove il bianco si rafforza,

e sfoca, mano a mano, il manto nero,

nel giro di un pensiero,

ma credi, non vorrei essere altrove,

neppure quando muore il sole, e piove

sui tuoi capelli, e sopra i gesti stanchi,

e in mezzo al dire tutto appare scuro;

voglio passare il muro

dei tuoi perché, e poi dirti che mi manchi.

Ma troverò una strada per entrare

dentro al tuo mondo, ed anche per restare.

 

Sei voglia indefinita e ormai perenne,

sei l'ossessione che guida i miei passi,

però s'io non t'amassi,

sarebbe fumo e cenere la vita;

Sei la mia mano vinta, un poker d'assi

sul tavolo ingannevole del fato,

un desiderio innato

che va a sanare ogni mia ferita,

una pagina scritta e poi cucita

sull'anima, e sul libro d'esistenza.

Non possiamo sfuggire a ciò che scrive

il Fato sulle rive

dove va ad arenarsi la prudenza

nostra, lasciando spazio al solo istinto,

laddove Amore già sa di aver vinto.

 

Intorno a me l'effluvio della pelle

tua, come rosa rossa, o gelsomino,

rinasce ogni mattino,

e mai si mischia ad altre voci, o volti;

inseguo la tua ombra a capo chino,

non voglio un'altra strada da seguire,

e neppure fuggire

dal fuoco, e dall'impulso che ci ha colti,

dalla casualità che ci ha travolti.

Io vivo per raccogliere il sussurro

nel suono armonizzato della voce

tua, che è sorgente e foce

del corso del destino, un graffio azzurro

sopra la tela astratta delle ore

su cui sai definire nuove aurore.

 

Verrà l'ultima neve di stagione

lungo il nostro cammino a tratti incerto,

sull'arido deserto

delle parole restate inespresse,

e dopo sarà sole, e mare aperto,

tripudio di colori ed emozioni,

che come le canzoni

lasciano scie d'amore e di promesse

dette o taciute, ma sempre concesse.

Per l'anima ed il cuore, primavera

dei sensi, senza colpa né peccato,

perché l'averti amato

è l'unica evidenza, e la più vera,

il senso stesso dell'essere mio:

non sarà mai, per noi, tempo d'addio.

 

Profuma il calicanto l'aria attorno,

riempie di meraviglia anche l'inverno,

e come il tuo respiro, sa d'eterno.


II classificata

SONETTO PASSIONALE    (Marcello Lazzeri)

Abito  azzurro su gentil movenze

neri capelli  su leggiadro viso

mare di luce e candido sorriso.

Qual meraviglia per queste parvenze!  

Piena di vita e pur di riverenze

la scorsi  in quel mattin di sole intriso

ove  m’apparve senza  niuno  avviso,

e mi stregò con tal magnificenze.  

Or mi domando attonito  e smarrito

qual fato abbia deciso questo sogno

sospeso tra realtà miraggio e mito.  

Quaggiù lei mia non è, ma un luogo agogno,

nell’universo assurdo  ed infinito,

 ove poter noi  viver  questo sogno…

III classificata

VORREI (ode saffica) -  (Nadia Milone)

 Vorrei tu non dovessi mai soffrire,

e per te il cielo fosse un quadro terso,

ti mostrerei le stelle, e l'universo

dentro al mio dire.

 

S'arrende il sole innanzi al tuo sorriso,

quando si svela il mondo cambia aspetto:

quanta emozione mi sobbalza in petto

all'improvviso!

 

E se la terra inghiottisse il dolore,

lasciandoci soltanto i fiori buoni,

senza più compromessi e indecisioni,

sarebbe amore.

 

Mentre al mio cuore chiedo "spero invano?",

un'eco arriva e invoca tenerezza,

sento posarsi in viso una carezza:

vien da lontano.




Sezione versi liberi

I classificata

Vorrei incontrarti ancora (Stefania Pellegrini)

 

            Vorrei incontrarti ancora

nella notte che incendia i sensi, figlia

degli incontri,

delle parole dolci - dei sospiri rapiti,

dei gesti complici.

 

Vorrei per te farmi vento

quando danza

tra le fronde degli alberi

con quel passo di musica

che seduce le foglie.

 

            Aprire le imposte della fantasia

            ai tuoi occhi distratti

raccoglierne il vezzo

per lusingare

il giorno bastardo.

 

Vorrei imparare ad inventarti

nei vuoti delle assenze

che affiora la laguna

dei nostri cuori,

            per ritagliarmi un pezzo di cielo

            del tuo mondo segreto,

e dal ventre di nebbia

partorire il canto delle emozioni.

II classificata

IL PETALO NON COLTO (Laura Barone)

Rovisto tra un sogno e un pensiero
e in quel desiderio che aveva il tuo volto.

La notte ha spicchi di ricordo che nutrono
come succose arance del Salento.

M'ama,
non m'ama,
m'ama,
non m'ama
m'ama,
non m'ama,

e rimaneva un petalo che, per paura,
non ho mai staccato.

Amore è una parola che dono alle tue mani
plasmala in verbo infinito
e posala sulle mie labbra,
ne berrò fino a prosciugare l'attesa.

III classificata

Altrove (Franco Donatini)

 Non è amore

svegliarsi ogni mattina

darsi un bacio

e dirsi come va

senza guardarsi

negli occhi intorpiditi

da notti trascorse senza sogni

 

Non è amore

dividere la cena indifferenti

dentro il silenzio

delle nostre menti

assenti

e soli

con i propri turbamenti

 

Non è amore

seguire insieme

le immagini del mondo

che si rincorrono

improvvise e sempre uguali

luci suoni vani e niente più

i volti freddi di riflessi blu

 

Forse è amore

pensarsi e poi cercarsi

senza certezza di un quando o un dove

e sognare di star per un istante

o sempre…

soli perduti

dentro il nostro altrove